Terremoto, pensionato si uccide con il fucile. “Aveva perso tutto”
Era rimasto solo senza più la sua casa, danneggiata dal sisma, e con la prospettiva di una vita da sfollato. Non ha retto a questa lunga serie di drammi e ha deciso di farla finita. È una vittima del terremoto a tutti gli effetti Nello Ramadori, il 75enne di Montappone, un paesino delle Marche in provincia di Fermo, che ieri mattina si è sparato un colpo di fucile nel cortile della sua abitazione, resa inagibile dalle continue scosse telluriche. La tragedia si è consumata intorno alle nove di mattina, quando l’uomo, dopo essersi svegliato e aver lasciato la stanza dell’albergo, in cui alloggiava temporaneamente a causa dell’emergenza sisma, si è recato in quella che era una volta la sua casa. Qui ha incontrato un cacciatore che conosceva e ha fatto quattro chiacchiere con lui.
«Stavo andando a caccia, saranno state le 8.30, quando ci siamo visti – racconta Angelo Cecchi –: mi ha detto che aveva intenzione di fare altrettanto. Era tranquillo e non sembrava affatto teso o sconvolto. Abbiamo parlato del più e del meno e anche del terremoto. Quando abbiamo affrontato questo tema, però, ha cambiato espressione. Poi ci siamo salutati e poco dopo ho sentito uno sparo». Anche i vicini hanno udito il rumore del colpo di fucile e, accorsi nel cortile, si sono trovati di fronte la terribile scena. Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. I carabinieri, che hanno esaminato la scena della tragedia, hanno capito subito di trovarsi di fronte a un suicidio. Dopo aver raccolto informazioni in paese, è emerso che il 75 enne era molto turbato dal fatto che la sua casa fosse stata dichiarata inagibile a causa della scossa della scorsa settimana. Secondo gli investigatori l’uomo, in pensione da circa dieci anni e precedentemente impiegato in un’azienda di minuterie metalliche, non avrebbe retto allo stress di essere uno sfollato. Il 75 enne, dopo il terremoto di mercoledì 26 ottobre e la sua casa dichiarata inagibile, era stato trasferito in un albergo insieme a altri senzatetto del paese. L’uomo, che viveva da solo, non si era mai sposato, aveva perso il fratello e l’unico parente che gli era rimasto era una sorella residente a Falerone, altro paese terremotato a pochi chilometri da Montappone. Alcuni conoscenti raccontano che dormiva davvero poco negli ultimi giorni ed era molto provato dalla situazione.
quotidiano.net