Brindisi: Arrestato il sindaco Consales (Pd), mazzette su rifiuti

Arrestato il sindaco di Brindisi Cosimo Consales per un’indagine su mazzette e rifiuti. Con lui sono stati fermati l’imprenditore Luca Screti e il commercialista Massimo Vergara. I primi due sono ai domiciliari mentre il terzo è in carcere. Per tutti le accuse, in concorso, sono di abuso d’ufficio, corruzione, concussione e truffa. Consales, 57 anni, giornalista, volto assai noto in Puglia per essere stato redattore di Telenorba, tra le principali emittenti regionali, è stato eletto a maggio del 2012 con il centrosinistra ma a novembre del 2013 si era autosospeso dal Pd dopo il coinvolgimento in un’altra inchiesta sull’affidamento del servizio di comunicazione istituzionale e della rassegna stampa che lo vede a processo per truffa.

Le carte dell’inchiesta
Nelle carte dell’inchiesta sui rifiuti ci sono le attività della «Nubile srl», l’azienda – il cui titolare è Creti, 46 anni – incaricata dal comune di Brindisi per il trattamento, biostabilizzazione e produzione di Cdr e Css dai rifiuti urbani. Gli investigatori della polizia di Stato e della Digos (GUARDA LE FOTO) stanno eseguendo una serie di perquisizioni finalizzate all’acquisizione di documentazione utile all’indagine e ha sequestrato l’impianto per la produzione di Cdr e Css nella zona industriale di Brindisi. Sequestrato l’impianto di stabilizzazione del Cdr nella zona industriale della città, nonché perquisizioni finalizzate all’acquisizione di documentazione cartacea e informatica. Venerdì era a processo per truffa
Venerdì Consales – giornalista professionista dal 1990, a lungo corrispondente dell’Ansa da Brindisi, sindaco eletto alla guida di una coalizione di centrosinistra -era in un’aula di tribunale per partecipare a un’udienza del processo in cui è imputato insieme ad altre tre persone per abuso d’ufficio truffa e concussione per l’affidamento del servizio di rassegna stampa e call center da parte del Comune alla News Sas, società di cui aveva detenuto la maggioranza delle quote fino a pochi mesi prima dell’elezione. Risponde di concussione in concorso con l’ex direttore di Brindisi dell’ufficio di Equitalia per aver costretto – questa l’ipotesi accusatoria – i dipendenti dell’ente di riscossione a mettere a disposizione i propri conti correnti bancari per trasformare i contanti in busta chiusa (in un caso 4.550 euro, è stato detto in aula) in assegni circolari da versare per saldare le rate della porzione di 20 mila euro su 315 mila di debito da pagare.

L’appalto revocato e la nuova indagine
La nuova indagine nasce dallo sviluppo di quella vecchia. Proprio il fatto che quel debito fosse stato saldato in maniera anomala, e tramite provviste di denaro non tracciate, ha indotto gli uomini della Digos a scavare ulteriormente nei conti di Consales. I problemi legati allo smaltimento e alla raccolta differenziata sono stati al centro di numerosi esposti, sia di cittadini che di esponenti politici, nonché della ditta in precedenza affidataria del servizio e poi estromessa. Le attività della società Nubile che gestisce i rifiuti a Brindisi sono finite contestualmente al centro di un’altra inchiesta, condotta dai carabinieri del Noe e sfociata nel maggio scorso nel sequestro della discarica di Autigno, ritenuta insicura anche sulla base di una relazione dell’Arpa. In seguito al sequestro, l’appalto alla società Nubile – su sollecitazione della Regione – era stato revocato e la gestione del servizio raccolta rifiuti era passata provvisoriamente all’Amiu Puglia in attesa di una nuova gara.Per Brindisi la seconda volta in cui un sindaco in carica viene arrestato. Prima di Consales, toccò a Giovanni Antonino nell’ottobre del 2003. Anche lui alla guida di una coalizione di centrosinistra. E anche lui accusato di corruzione.
Il governatore Emiliano: «Pd aveva ritirato fiducia a Consales»
Intanto arrivano le prime reazioni politiche. Il governatore della Puglia Michele Emiliano twitta: «Il Pd Puglia aveva ritirato da mesi fiducia al sindaco di Brindisi proprio a causa delle inefficienze e irregolarità nel ciclo dei rifiuti». E poi aggiunge: «Ringrazio commissario Pd di Brindisi Sandra Antonica per opera di ripristino della legalità che ha condotto in questi mesi di duro lavoro». E in un altro tweet spiega che «la Regione Puglia ha fiducia nella magistratura di Brindisi e ne sostiene l’opera da mesi commissariando ciclo dei rifiuti della provincia».

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