Periferia di Napoli: Imprenditore si toglie la vita
Lo scorso venerdì sera, a Poggioreale, periferia di Napoli, Giuseppe Iorio,imprenditore nel settore trasporto ortofrutticolo, muore carbonizzato. Negli ultimi anni lo stesso Iorio sarebbe caduto in depressione, così racconta la moglie ai carabinieri. L’ipotesi, da verificare, è che l’imprenditore si sia tolto la vita a cause di perdite economiche, che avrebbero scatenato con molta probabilità la depressione, di cui soffriva. A dar l’allarme la moglie, che si è recata a denunciare la scomparsa del marito ai carabinieri di Volla. Ora bisognerà attendere i risultati della autopsia ed il referto del medico legale per confermare se trattasi di suicidio o omicidio. Da indagini si è scoperto una crepa di due milioni di euro. Lo Iorio, si sarebbe cosparso di benzina ed avrebbe acceso la sua rabbia al mondo, bruciando tra le fiamme. Si ipotizza una storia di usura, un prestito chiesto per colmare quel “buco nero” con le banche, causato dai non pagamenti dei clienti. A Volla, indagini confermano il persistere del fenomeno dello strozzinaggio e non è escluso che l’imprenditore abbia chiesto soldi in prestito. Il fratello dello Iorio, Luigi, socio dell’azienda ortofrutticola, sostiene che Giuseppe si sia tolto la vita. Anche il resto della famiglia sostiene la stessa versione, essendo che lo Iorio era molto fragile ed il crollo finanziario avrebbe cosi schiacciato l’imprenditore. Iorio lascia tre figli di 16,14 e 15 anni. La sua fragilità è stata avvelenata dalla rabbia, dal fuoco che aveva dentro e lo stesso fuoco di disperazione lo ha carbonizzato nello spirito e nella materia fisica, lasciando un grande vuoto alla sua famiglia.
Dott.ssa Stephanie Molendini (Responsabile sezione di Cassino)