Fisco, per l’Irpef regionale 158 euro in più a testa
In dieci anni è aumentata del 59 per cento ma quasi nessuno se ne accorge. Stiamo parlando dell’addizionale Irpef che colpisce e non lascia quasi traccia. Per l’Irpef, l’Iva e l’Irap si litiga fino all’ultimo decimale di aliquota, ma per lei, l’addizionale Irpef, non ci si scandalizza. Così in sordina è cresciuta più di tutte le altre tasse, ben nascosta dalla miriade degli altri tributi. Le amministrazioni locali hanno sempre meno soldi, quindi li chiedono ai cittadini, alzando l’aliquota dell’addizionale Irpef. Tutte le amministrazioni regionali hanno fatto ricorso all’addizionale: il Lazio vanta il triste primato dell’imposta media più alta ma l’Emilia-Romagna è la Regione che ha aumentato di più l’imposta. Facciamo qualche esempio per rendere meglio l’idea. Nel 2006 ogni contribuente pagata 245 euro all’anno di addizionale, nel 2015 siamo passati a 400 euro. Grazie a questa gabella gli enti che prima rastrellavano 7,47 miliardi, orane incassano ben 11,85. Se analizziamo soltanto il 2015, si registra un aumento del 4 per cento. Insomma, togli da una parte e prendi dall’altra. Gli enti locali hanno compensato i soldi in meno da Roma con maggiori tasse sul territorio. In tutte le regioni si è verificata una crescita dell’imposta media, anche se con differenze marcate. Il Lazio è la Regione che spreme maggiormente i cittadini (oltre 620 euro all’anno con una differenza di ben 216 euro sulla media nazionale), ed è facile fare il collegamento con la spesa sanitaria che la Regione controlla a fatica da parecchio tempo. L’Emilia-Romagna, da sempre governata dal centrosinistra, ha stabilito l’aumento più consistente in questo decennio: da 195 a 418 euro (+113%). La seconda Regione per incremento è un’altra “rossa”, la Toscana. Qui l’addizionale è cresciuta del 92 per cento, passando da 186 euro a 360 euro, in dieci anni. Le Regioni più virtuose? Gli aumenti più ridotti sono quelli del Veneto (+33%) e della Lombardia (+34,8%), governate dal centrodestra. L’unica eccezione al trend di aumenti è Bolzano che dal 2012 al 2015 ha diminuito il prelievo medio di oltre un terzo.