Non viene pagato, tenta il suicidio
Alla base del tentativo di suicidio ci sarebbero motivi economici. La donna è una dipendente della cooperativa che gestisce le case di riposo di Confienza e Castelnovetto, una società che da alcuni mesi non sta pagando i lavoratori. Alcune mensilità arretrate sono arrivate negli ultimi giorni, ma a ciascuna delle circa 35 dipendenti mancherebbero ancora in media 4-5mila euro.
Intanto è scattata una gara di solidarietà per la donna che ha tentato il suicidio da parte delle colleghe. «La nostra collega non ha una vita facile – spiega un’amica –. Pensiamo che il tentativo di suicidio sia legato alla situazione di insicurezza che si è venuta a creare, perché ha ricevuto gli stipendi in ritardo. Era rimasta senza soldi, al punto da non avere più cibo in casa, e non ha parenti stretti che la possano aiutare. Si era indebitata con le finanziarie e non riuscendo a pagare, gli interessi da restituire sono saliti. Quando parte degli arretrati le è stata accreditata sul conto bancario, quei soldi sono stati subito presi dalla finanziaria per saldare i debiti».
Così le colleghe ed il sindacato autonomo Csa, che si occupa di buona parte delle dipendenti, hanno subito avviato una raccolta fondi e di viveri: «Le stiamo curando gli animali domestici e le abbiamo riempito la dispensa a spese nostre», spiega l’amica. «Come sindacato abbiamo donato 200 euro in contanti alla signora – spiega il rappresentante Francesco Di Piero –. Questo caso deve indurre ad una riflessione, una persona ha rischiato di morire per debiti che aveva contratto per sopravvivere e per soldi che le spettavano da contratto, ma che sono arrivati in ritardo».
Fonte la provincia pavese