Situazione drammatica a Milano, sfratti a donne con bambini +72%
In strada, sfrattate senza alternative. Tante, troppe mamme con i loro bambini piccoli bussano alla porta del Comune. Non tutte trovano posto, talvolta sono costrette ad «emigrare» in comunità fuori Milano perché in città il sistema di accoglienza è full. E poi ci sono i padri, che si devono arrangiare in qualche modo. È questa l’emergenza nell’emergenza. Una situazione drammatica alla quale le istituzioni non riescono a porre rimedio, perché l’offerta abitativa a canoni sociali è largamente inferiore al bisogno.Dal 2013 al 2014 si è registrato un aumento del 46 per cento degli sfratti privati che coinvolgono madri con figli minori. Se prendiamo in considerazione il biennio, dal 2013 al 2015, il dato s’impenna: la crescita è addirittura del 72 per cento. «Gli sfratti che coinvolgono mamme con bambini piccoli — conferma l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino — rappresentano la vera emergenza del momento».
Per far fronte alle richieste di accoglienza, nel 2014 il Comune ha fatto ricorso alle comunità con costi altissimi. L’anno scorso si è deciso di tentare anche la strada della residenzialità temporanea: piccoli appartamenti reperiti con l’aiuto del terzo settore che vengono assegnati per un massimo di diciotto mesi, in strutture gestite dal privato-sociale. Ma qui vengono ospitate solo le mamme e i bambini, niente uomini se non in casi di malattie o di problemi gravissimi. Lo spettro è quello delle occupazioni a oltranza.