Torna a casa e la trova occupata, accade a Napoli
“Mia sorella non ha più una casa, perchè qualcuno ha violentato la sua vita scassando e appropiandosi della casa, violentati e denudati dell’anima”.
Queste sono le parole di Antonio Frosolone in una lettera scritta al Sindaco di Napoli, De Magistris.
Antonio Frosolone è il fratello della signora Carla, 52 anni, invalida dalla nascita, con un grave ritardo mentale la quale necessita di cure 24 ore su 24. Carla, abita in una casa popolare alla periferia di Napoli dove ha sempre vissuto con la madre, deceduta la scorsa estate. Carla, ha continuato a vivere nella sua casa, aiutata dalla badante fino a gennaio 2016, periodo in cui, rimasta priva di assistenza, è andata a vivere a casa dal fratello Antonio per poter essere accudita.
La casa di Carla, viene occupata da una donna madre di due bambine. Antonio Frosolone si precipita a denunciare il fatto dai carabinieri. Silenzio assoluto. Antonio si rivolge a Sandro Fucito, Assessore al Patrimonio di Napoli. il quale dopo un periodo di silenzio, promette ad Antonio
che la casa verrà sgomberata tra circa due settimane, e che l’ordinanza di sgombero è già stata emessa,afferma, inoltre che un mese è il tempo minimo necessario, affinchè una situazione del genere venga ripristinata. In poche parole, lo stato permette di occupare abusivamente un alloggio popolare che non era neppure libero, ma occupato da una signora invalida, rimasta sola e perciò costretta ad essere assistita dal fratello. E se Carla, non avesse nè Antonio, nè nessun altro disposto ad ospitarla, dove sarebbe dovuta andare? Mentre perfetti sconosciuti si sono impossessati della sua abitazione, delle sue cose, di quel nido sicuro dove Carla, aveva sempre vissuto con la madre, venuta a mancare.
Speriamo che la signora Carla potrà tornare nella sua abitazione, il più presto possibile. Difendere la legalità è diventata la prassi, in questo Paese. Ciò che è un reato è diventato la normalità.
Anastasia Zeggio
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