INSONNIA, CRISI ECONOMICA E TERAPIA PSICOLOGICA
Uno dei sintomi psicologici più diffusi dalle persone che hanno perso il lavoro e/o che subiscono gli effetti della crisi economica è rappresentato dall’insonnia, la quale può divenire la spia di altre problematiche, come per esempio l’abuso di ansiolitici e farmaci.
L’insonnia è caratterizzata da una difficoltà persistente a prendere sonno e a mantenerlo. La persona che soffre di questo disturbo può interrompere il sonno con continui risvegli, oppure può svegliarsi precocemente senza più riuscire ad addormentarsi. Naturalmente, è utile differenziare un’insonnia occasionale e/o transitoria da un insonnia cronica: ovvero quando si protrae per più di un mese può nascondere disagi più gravi.
Nell’insonnia possono essere infatti presenti: facile irritabilità, difficoltà nell’attenzione e nella concentrazione, difficoltà nella memoria. Nei casi più gravi possono esserci problemi legati al sistema immunitario e vascolare.
In questo contesto, l’insonnia diviene un disturbo che si ripercuote sulla salute e sulla vita emotiva, creando ansia e preoccupazione, legate soprattutto a pensieri e credenze relative alla perdita del lavoro e/o a questioni concernenti il denaro. In tal senso, molte persone che soffrono di questo problema, possono attivare un circolo vizioso da cui difficilmente riescono ad uscirne da sole. Per esempio, agitarsi a causa delle poche ore di sonno in cui si ci riposa e mantenere una bassa concentrazione nelle attività quotidiane possono creare la sensazione di perdere facilmente il controllo e/o di impazzire, e quindi ripercuotersi sul benessere psico-fisico.
Nella terapia psicologica con queste persone utilizzo un diario del sonno che consente loro di monitorare i modelli di sonno e di veglia e di rendersi maggiormente consapevoli del livello di attenzione durante le attività diurne. Inoltre, la terapia mira ad affrontare insieme le condizioni di ansia e di stress, come per esempio modificare le cattive abitudini legate al sonno, imparare alcune tecniche di rilassamento (utili per ridurre anche la tensione fisica) e infine apprendere un’adeguata igiene del sonno. In questo modo viene affrontato il circolo vizioso generato dall’insonnia e viene favorita la capacità naturale di accedere autonomamente al sonno, rispettando le proprie esigenze psico-fisiologiche.
Dott.ssa Claudia Sposini, Psicologa