Bologna: Mamma di due minori fuori da casa Acer, ‘Gente per strada e case popolari sfitte’
Due sgomberi in un condominio Acer in via Abba, nel quartiere Savena. Le porte di due appartamenti Acer sono state letteralmente murate. Sul posto agenti della polizia di stato e della municipale.
A occupare la casa disabitata alcuni anni fa, una mamma italiana, oggi 31enne, con due figli minori e senza lavoro: “Mi hanno detto di andare da mia madre” ha riferito la donna ai cronisti, di ritorno dal colloquio con il personale dei servizi sociali “ma lei non mi vuole, mi ha sbattuto fuori, altrimenti non avrei aperto quella casa”. A sostenere la donna e la sua famiglia anche alcuni componenti del Comitato Inquilini Via Gandusio: “Lasciano la gente per strada quando ci sono migliaia di case popolari sfitte a Bologna”, hanno detto.
La donna ha raccontato che la stessa Acer le inviava dei bollettini, che però non riusciva a pagare.
’In seguito al provvedimento di rilascio notificato all’occupante è stata quantificata e richiesta quella che viene definita ‘indennità di occupazione’, come previsto dalla normativa vigente” ha risposto Acer a Bologna Today e che il vigente regolamento comunale all’art. 13 comma 5 stabilisce che “la condizione di occupante abusivo di un alloggio di edilizia residenziale pubblica è causa di esclusione dall’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica dal momento dell’occupazione e per un periodo di dieci anni dalla data del rilascio”, ovvero la donna, che risulta aver presentato domanda per un alloggio popolare nel 2010, è stata esclusa dalla graduatoria proprio in ragione dell’occupazione abusiva. Porta murata anche per una famiglia composta da padre, madre e figlio minore.