Sardegna: Coppia di giovani disoccupati vive in auto da sei mesi
Da lavoratore orgoglioso a senzatetto il passo è breve. Soprattutto quando la crisi ci mette del suo.
Lo sa bene A.G. 32 anni di Villacidro,che da sei mesi dorme in macchina dopo aver perso lavoro, mobilità e la casa per la quale era in ritardo con l’affitto.
Al suo fianco, a sostenerlo nelle difficoltà c’è la compagna Fabiola Serci, anche lei da tempo disoccupata. La nuova casa ora è una Fiat Marea, che avrebbe bisogno di un meccanico.
Nel cofano la cucina improvvisata (due fornelli, biscotti, pentolini e un po’ di dispensa). “Per mangiare mi arrangio, anche grazie all’aiuto della Caritas, per lavarmi chiedo ospitalità da amici, invece il Comune ci ignora”, racconta il disoccupato. “Non ho diritto a sussidi, lavoro temporaneo e case popolari”. Perché? “Sulla base del reddito del 2013, usato l’Isee necessario per chiedere aiuti, avevo entrate dalla mobilità percepita dopo il licenziamento. Ma in due anni tutto è cambiato. La mobilità non mi arriva da febbraio 2015 per via dei ritardi regionali e anche se in un anno ho incassato 600 euro non vengo considerato povero perché il mio reddito 2013 era più alto.”.
Ha un sogno?. “Ritrovare la dignità.Avere una casa dove tornare la sera, stanco dal lavoro. Riesco a fare qualche giornata in campagna ma mi basta appena per mangiare. Vorrei riavere una vita normale per riuscire a pagare di nuovo le bollette come ho sempre fatto”.