Multinazionale Unilever, proprietaria di Algida, compra i gelati Grom
Grom passa a Unilever andando a ingrossare le fila dei marchi del made in Italy – storici e meno storici – che lasciano l’Italia per passare sotto capitali stranieri. Certo la multinazionale dell’alimentare garantirà autonomia al marchio che “continuerà a essere gestito da Federico e Guido dalla sede torinese”, ma poco cambia.
E così dopo aver dovuto rinunciare alla definizione di “artigianale” perché nonostante l’alta qualità il gelato non è fresco (è prodotto tutto in provincia di Torino per poi essere distribuito in tutto il mondo), oggi i due fondatori cedono il passo a un colosso andando a infoltire la selva di marchi già controllati da Unilever. Solo per citare i gelati ci sono Magnum, Cornetto, Carte D’Or e Cucciolone: prodotti amati, ma confezionati. D’altra parte dopo essere partiti nel 2003 i due soci sono risciuti a creare un piccolo impero da 30 milioni di euro con 64 negozi e circa 600 dipendenti.
Unilever, un gigante da 48 miliardi di fatturato, e Grom “condividono la stessa passione per il gelato nonché importanti valori aziendali quali l’attenzione all’approvvigionamento sostenibile delle materie prime”, dice Kevin Havelock, president Refreshment Category di Unilever: “I consumatori di Grom continueranno ad apprezzare gli stessi gusti e lo stesso sapore del gelato Grom che amano da sempre. Allo stesso modo – spiega – facendo leva sulle economie di scala, Unilever favorirà l’accesso a nuovi mercati e aiuterà Grom a creare nuove opportunità di crescita”. Una nota diffusa da Grom precisa che “questa collaborazione rappresenta una straordinaria occasione per continuare il percorso virtuoso che ne ha caratterizzato la storia: partire dall’agricoltura e, scegliendo le migliori materie prime, valorizzare il gelato italiano di qualità portandolo nei più importanti mercati del mondo”. In questo senso Guido Martinetti, afferma che la casa di gelati continuerà “ad utilizzare i migliori ingredienti provenienti dalla nostra azienda agricola biologica Mura Mura e quelli realizzati dai nostri fornitori, e manterremo la produzione a torino,
per continuare ad offrire ai nostri consumatori i gelati ed i sorbetti che amano”. Per Federico Grom il passaggio di proprietà dell’azienda “è un traguardo importante perché ci permette di realizzare le nostre ambizioni”.