Disoccupata da 2 anni, “Non so come pagare le medicine per mia madre”
“Vi prego datemi una mano, un lavoro…Così non posso più andare avanti”. L’appello disperato arriva da Finale Ligure: una donna, da due anni senza lavoro, che vive con una madre di 84 anni malata racconta la sua drammatica storia di vita, una storia di estrema povertà simile ad altre vissute nel savonese, di chi non solo non arriva a fine mese, bensì di quanti fanno davvero fatica anche a mangiare.
“Viviamo con 6.600 euro all’anno e abbiamo già chiesto aiuto al Comune, ma senza risposta. Attendiamo da aprile l’esito della nostra domanda per un contributo affitto: dicono che non abbiamo i requisiti…Sono disperata, non so che fare, ho bussato a tutte le porte ma nessun lavoro, nessuna prospettiva concreta, nessun aiuto, solo gli amici che ci invitano a mangiare e qualche alimento dalla Caritas” dice la donna finalese. “Non so come pagare le medicine per mia madre, che sta molto peggiorando, non so come pagare l’affitto, le bollette e il resto…Finiremo in mezzo ad una strada, non so come vivere e dove trovare i soldi per una minima sussistenza di vita”.
“Spero che qualcuno ci possa aiutare, questa non è vita e io e mia madre stiamo morendo piano piano…Il Comune non può starsene in silenzio di fronte a questa nostra situazione. Per questo mi appello alle istituzioni per un impiego o per un contributo che ci dia almeno un minimo di dignità” aggiunge ancora la donna.
“La cosa che mi fa più rabbia è che a noi finalesi non viene dato un minimo aiuto in un momento di grave difficoltà, mentre a profughi e immigrati tutto, soldi e lavoro: non voglio certo apparire razzista, ma questo è razzismo contro noi finalesi…” conclude la donna.
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