Pordenone: Gravi difficoltà economiche in famiglia, 19enne si suicida dal ponte di Meduno
Quel giovane che osservava, intento, il greto in secca del Meduna, trenta metri più in basso, dall’alto del ponte Maraldi, li ha colpiti. Solo, affacciato al parapetto, nel pomeriggio assolato. Non piangeva. Ma nel suo sguardo c’era qualcosa che ha destato l’inquietudine di due passanti di Cavasso Nuovo.
Si sono avvicinati al ragazzo, un diciannovenne di Meduno, preoccupati. Con lui hanno scambiato qualche parola. «Tutto a posto?». Lui ha risposto di sì, che andava tutto bene. Non aveva ancora scavalcato il parapetto, non dava segno di agitazione. Eppure qualcosa non andava, sotto l’apparenza serafica ostentata dal ragazzo sul ponte.
Così i due sono andati di corsa alla caserma dei carabinieri di Meduno, lanciando l’allarme. Ma in quella manciata di minuti, mentre stavano tornando al ponte, con i militari dell’Arma al seguito, il giovane è balzato oltre il parapetto, poco prima delle 16 di domenica. I testimoni sono rimasti sconvolti dalla scoperta.
Le operazioni di recupero della salma sono state lunghe e difficoltose: la zona è piuttosto impervia. I vigili del fuoco di Maniago sono scesi giù lungo una strada sterrata. Con sé il ragazzo non aveva nessun documento. Al padre è spettato il doloroso compito di riconoscere il corpo del figlio, il suo secondogenito. Appresa la notizia della morte del figlio, il papà ha avuto un malore.
Ancora non si conoscono le ragioni all’origine del gesto, maturato in una situazione familiare di gravi difficoltà economiche. La madre era senza lavoro, il padre aveva trovato di recente un impiego, dopo un periodo di tribolazioni. Non si sa, tuttavia, che cosa abbia spinto il ragazzo a questa scelta estrema.
Il diciannovenne era uscito di casa nel pomeriggio, senza dare alcun segno di quanto si apprestava a fare. Ha detto che andava a fare un giro, senza specificare dove. Spesso trascorreva le giornate in piazza a Meduno, luogo di ritrovo preferito dalla sua compagnia di amici. Ma domenica pomeriggio si è diretto, da solo, al ponte Maraldi.
La notizia della sua scomparsa si è diffusa rapidamente in paese: la comunità di Meduno è rimasta profondamente toccata
dalla tragedia. «Un ragazzo educato, come i suoi fratelli», raccontano in paese, con il groppo in gola. Il pensiero di tutti in compaesani corre alla famiglia del ragazzo, all’immenso dolore che li ha travolti e al quale partecipano, solidali e affranti.