Ufficiale giudiziario e avvocato si presentano per lo sfratto, 60enne prende la pistola
Situazione difficile per la famiglia di un parà morto lo scorso maggio durante un lancio con il paracadute: al dolore si sono aggiunti i guai finanziari.
Alle 11.20 di mercoledì un ufficiale giudiziario e l’avvocato del padrone di casa si sono presentati alla porta di una villetta in via Fusinato a Vicenza dove vive la famiglia colpita dal lutto per eseguire lo sfratto. Allertato dalla moglie, S. F., classe 1953, è rientrato dal lavoro e si è rivolto ai creditori: “Sistemo io le cose”. Entrato in casa ha recuperato la pistola ad aria compressa del figlio morto, sprovvista del tappino rosso, e l’ha mostrata ai due, che dopo essersi allontanati hanno chiamato una volante. All’arrivo della polizia l’uomo si è scusato e ha consegnato l’arma giocattolo, spiegando le difficoltà che la famiglia sta vivendo. Nè l’avvocato nè l’ufficiale giudiziario sporgeranno denuncia, i due si sono accordati con la famiglia per una proroga dello sfratto. L’uomo, però, è stato segnalato d’ufficio dagli agenti per minacce.
Fonte vicenzatoday