Cosi le banche vi fottono con il conto corrente



si salvi chi puo'Prima spesa (evitabile), quella per l’invio di estratti conto cartacei o dell’informativa riguardante il cambiamento del tasso applicato (creditore e debitore) o di altre informazioni di legge.La media è di 2-3 euro ad invio. Ma l’invio di tutta questa documentazione non è più un obbligo di legge, sostituito dagli estratti conto online che in numerose banche sono anche archiviabili nell’area riservata dell’home banking. E dal servizio di invio informazione via posta elettronica.E’ consigliabile scegliere prima di tutto la banca che offra servizi di documentazione online, possibilmente anche con area riservata, per tenerne traccia per un certo periodo di tempo.Se si ha già il conto, occorre inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno, chiedendo di non spedire più documentazione cartacea.Spesso però basta passare in filiale facendo firmare la richiesta al funzionario in modo chiaro ed inequivocabile.

Seconda spesa, quella per una carta di credito.La spesa è spesso abbuonata nel primo anno di apertura del conto ma, in altri casi, è sovente obbligatoria e fa parte del pacchetto con un costo specifico. Essendo a volte una revolving, la sua gestione è costosa: se si vuole una carta di credito tradizionale, bisogna pagarla a parte.E’ meglio verificare che il conto corrente scelto abbia carta di credito e bancomat gratuiti almeno il primo anno e spese chiare per gli anni successivi, privilegiando chi la offre gratis.Oppure, in alternativa, scegliere una carta di credito gratuita offerta da altri gestori.Ma, in questo caso, attenzione alle spese per prelevare agli sportelli.

Terzi spesa, se si esce dalle spese del conto a forfait per un numero maggiore di operazioni.Facciamo un esempio su un conto corrente base con 20 operazioni previste a trimestre: accredito di due stipendi = sei operazioni; bolletta Enel e Telecom = due operazioni (per comodità si considerano trimestrali); rata mutuo = tre operazioni; addebito canone telematico = tre operazioni.Con qualche prelievo bancomat e pagamento Pos, trimestralmente si supera con molta facilità il tetto delle 20 operazioni.E’ meglio, prima di sottoscrivere un conto, utilizzare il simulatore che alcune banche mettono a disposizione sul sito per verificare esattamente quante operazioni si fanno e quanto si andrebbe a pagare.Poi stampare il risultato della simulazione e, con quello, decidere che conto sottoscrivere. In alternativa, pretendere una simulazione in filiale con bollettini e documenti del proprio bilancio familiare alla mano.

Mercoledì 24 giugno continuiamo con l’elenco durante il programma Debiti Consigli con Domenico Panetta fondatore Angeli della Finanza a Radio Sanremo.

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