Il senatore ed il banchiere = Roma ladrona
Riccardo Conti paga 26,5 milioni un edificio di prestigio a Roma e lo cede subito per 44,5 milioni all’ente di Previdenza degli psicologi.
L’immobile è quello al civico 64 di via della Stamperia, e Conti lo avrebbe comprato, senza garanzie e senza anticipi, tramite una sua società immobiliare, la Estate Due di Brescia, che ha un capitale sociale di 73mila euro, dal Fondo Omega, gestito dalla Fimit di Massimo Caputi per conto del gruppo Intesa San Paolo, che tramite il fondo immobiliare intendeva valorizzare le dismissioni del proprio patrimonio. Il prezzo a cui l’edificio sarebbe passato a Conti è pari a 26,5 milioni di euro, 6.800 euro al metri quadro. Un prezzo senza dubbio concorrenziale, considerata la zona e il prestigio del palazzo.
E sicuramente un prezzo ben inferiore a quello a cui la stessa «Estate Due» del senatore, quello stesso giorno, rivende la proprietà appena acquistata all’Enpap, l’ente di previdenza degli psicologi, che acquista i cinque piani più seminterrato dell’immobile per 44,5 milioni di euro, con una quotazione di 11.400 euro a metro quadro.
Un valore non lontano da quelli di mercato, ma sbilanciato un po’ troppo dalla valutazione messa nera su bianco nella compravendita di poche ore prima, e che arriva a sfiorare i 14mila euro a metro quadro aggiungendo l’Iva, che ha comportato per l’ente un esborso complessivo di 54 milioni di euro. Secondo voi il mattone è o non è una fonte di ricchezza? A voi la risposta.
Ti aspetto al mio prossimo articolo!
Domenico Panetta