Le banche temono la reputazione
Le banche sono abituate a non scontare la pena, e non risarciscono. Al limite restituiscono per ricominciare la volta dopo. Però temono la loro reputazione. Per loro la regola numero uno è non finire mai in tribunale.Le banche sanno che un processo costerebbe molto salato per ognuna delle operazioni che svolgono quotidianamente ai danni dei correntisti. Ad esempio dopo il primo gennaio, aumentano i tassi di interesse a tutti i conti correnti di una percentuale dello 0,1 per cento, sicuri che solo il 3 per cento dei correntisti generalmente nota l’aumento. Un giochino che fa guadagnare milioni ogni anno. E molti continuano a non accorgersene!
Altra prassi che seguono con molto cura è il cambio delle condizioni contrattuali in caso di fusione tra istituti diversi. Ovviamente senza avvertire i clienti, con buona pace dell’articolo 118 del testo unico che vieta espressamente operazioni simili. Altra magia che applicano è l’importo degli assegni disponibili in valuta che arriva solo dopo 4/5 giorni permettendo alla banca di guadagnare ulteriormente sul mercato interbancario.
Noi cerchiamo di informare tutti, il resto tocca a voi: AGIRE!
Al mio prossimo articolo!
Domenico Panetta – Fondatore Angeli della Finanza